L’industria 4.0 è associata alla trasformazione economica mondiale che da alcuni anni interessa un numero sempre più crescente di fabbriche.

In Italia, soprattutto dopo l’attuazione dei piani governativi Industria 4.0, Impresa 4.0 e Transizione 4.0, per le aziende è possibile accedere ad importanti agevolazioni che consentono loro di avviare un processo di innovazione tecnologica e di sostenibilità aziendale.

Tale processo è finalizzato alla automatizzazione e interconnessione della produzione industriale: per questo motivo l’Industria 4.0 viene definita come il cardine della quarta rivoluzione industriale.

Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Che cos’è l’industria 4.0

Con Industria 4.0 viene indicata una tendenza alla automazione e interconnessione delle industrie, le quali attraverso l’introduzione di nuove tecnologie produttive migliorano non solo le condizioni di lavoro, ma anche la produttività e la qualità degli impianti aziendali.

Il piano italiano relativo alla quarta rivoluzione industriale, come quello tedesco, francese, inglese e olandese riguarda tutti gli aspetti del ciclo di vita delle imprese, in particolar modo di quelle che vogliono aumentare la loro competitività.

Tale piano prevede diversi supporti relativi a investimenti nel campo della digitalizzazione dei processi produttivi, in quello della valorizzazione della produttività dei lavoratori, fino a ricomprenderne uno destinato esclusivamente alla formazione di competenze adeguate allo sviluppo di nuovi processi e prodotti.

La previsione dei piani governativi italiani per l’Industria 4.0

All’interno dei piani elaborati dal Governo sono previsti incentivi alle imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, ovvero in tutto ciò che risulta funzionale per la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle aziende situate sul territorio dello Stato italiano.

Fra gli incentivi previsti vi rientrano persino specifici crediti d’imposta per la formazione 4.0, finalizzati a stimolare le aziende a investire anche nella formazione del proprio personale, quindi sulle materie tecnologiche rilevanti per la trasformazione tecnologia e digitale dell’azienda stessa.

Il piano Industria 4.0, conosciuto anche come Piano Calenda, ha come obiettivo quello di stimolare le imprese ad investire per l’innovazione e la competitività.

Gli strumenti attuativi dei piani governativi per l’Industria 4.0

Per l’attuazione degli obiettivi che il Governo ha previsto all’interno del Piano Calenda, sono previsti due importanti strumenti attuativi: l’iperammortamento e il superammortamento, oltre alla Nuova Sabatini, al Credito d’imposta R&S, Startup e PMI innovative, Fondo di Garanzia e Patent box.

Vediamo di cosa si tratta e come possono essere utili alle imprese:

Iper e Super ammortamento

L’Iper Ammortamento (250%) e il Super Ammortamento (140%) sono strumenti governativi che consentono alle aziende di poter investire in beni strumentali innovativi, materiali o immateriali, come macchinari, software e sistemi di intelligenza artificiale, al fine di veder aumentare la loro competitività, passando attraverso una trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Con l’applicazione dell’Iper Ammortamento (250%), quindi, la tua azienda potrà investire in beni materiali nuovi, tra cui dispositivi e tecnologie atti alla trasformazione in chiave 4.0 e le spese che andrai a sostenere per tali investimenti potranno essere ammortizzate, con una supervalutazione pari ad una percentuale del 250%.

Mentre, con il Super Ammortamento (140%) la supervalutazione degli investimenti corrisponde al 140% delle spese sostenute, sempre in relazione all’acquisto o alla stipula di contratti di leasing legati a beni strumentali 4.0.

La preparazione dei collaboratori nell’Industria 4.0

Il governo Conte ha rinnovato il credito di imposta per la formazione 4.0, introducendo anche il voucher per l’innovation manager.

Per quanto riguarda i lavoratori, per lo sviluppo delle competenze digitali, giocano un ruolo strategico gli istituti tecnici e i licei i quali dovrebbero sviluppare orientamenti verso l’ottenimento di competenze certificate che possano consentire una corretta ed effettiva employability dei giovani, in direzione del Lavoro 4.0.

La tua azienda potrà, quindi, accedere a tali crediti per formare il personale affinchè sia preparato all’utilizzo di dispositivi innovativi sotto l’aspetto tecnologico e digitale.

Quali sono i cambiamenti da apportare per il miglioramento dell’impresa?

Per migliorare il rendimento della tua impresa dovrai prevedere l’installazione di macchine interconnesse tra loro, capaci di dialogare le une con le altre, in grado di eseguire operazioni di autodiagnostica e manutenzione preventiva.

Attraverso l’Internet oh Things, infatti, è possibile programmare la manutenzione dei macchinari attraverso i macchinari stessi, ottenendo così una maggiore qualità, capacità e velocità degli interventi manutentivi, rispetto a quella attuata da una persona fisica.

In sostanza si prevede che i macchinari possano gestire in autonomia il grado di fallimento produttivo, adottando le necessarie misure atte a prevenire gli inconvenienti e a porre in essere le migliori misure auto-riparative.

Industria 4.0 non significa sostituire l’uomo con le macchine, ma far coesistere i due sistemi per migliorare il rendimento dell’impresa.

Potrai, quindi, adottare sistemi interconnessi: le macchine, i robot, lavoreranno con l’uomo e l’uomo lavorerà con le macchine, gli impianti produttivi risulteranno più flessibili e i prodotti verranno personalizzati in funzione del singolo cliente.

I flussi dei prodotti potranno essere verificati in formato digitale ancor prima di essere approntati fisicamente in officina, questo per verificarne anticipatamente, in astratto, le performance e i comportamenti, al fine di correggere eventuali errori di progettazione, così da non vanificare gli sforzi produttivi e sprecare materie prime e manodopera.

Puoi trovare le informazioni più tecniche sulle agevolazioni QUI